Legambiente: “Sulla Terra dei Fuochi chiediamo alla politica un deciso cambio di passo. Servono trasparenza, certezze e programmazione degli interventi”.
“La sospensione dei campionamenti sui suoli a rischio è ulteriore dimostrazione che sulla Terra dei Fuochi la politica continua ad agire senza un’azione organizzata e costruttiva. Sono tante, troppe le domande senza una risposta. Perché la sospensione arriva solo a ridosso della scadenza del 7 giugno prevista dal decreto? Perché senza comunicazione e condivisione si cambia strategia? Al di la’ degli annunci e proclami c’è una programmazione? E perché dopo vent’anni di immobilismo ora scatta l’emergenza rifiuti radioattivi? E’ proprio il caso di dire che mentre a Roma si discute Sagunto brucia. Ancora una volta si sta perdendo tempo. Chiediamo ai ministri dell’Ambiente, della Salute e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali un deciso cambio di passo. Oggi servono trasparenza e certezze sulla programmazione degli interventi. Solo così lo Stato può tornare ad essere credibile e riconquistare la fiducia dei cittadini garantendo una partecipazione e informazione completa e mettendo in campo una serie di azioni e strumenti efficaci per combattere le illegalità ambientali e aiutare così la Terra dei Fuochi. Quello che stiamo vedendo ancora una volta va nella direzione contraria. Fin dall’inizio abbiamo espresso le nostre perplessità e preoccupazioni sulla reale possibilità di rispettare le scadenze previste dal decreto Terra dei Fuochi. Serviva uno sforzo straordinario che non c’è stato. Ora è dunque necessario che non ci siano ulteriori perdite di tempo a garanzia della salute di chi abita in quelle zone e per dare certezza a produttori e consumatori”.
In una nota Rossella Muroni e Michele Buonomo, rispettivamente direttrice nazionale e presidente regionale di Legambiente, commentano le ultime vicende che riguardano la sospensione dei campionamenti nella Terra dei Fuochi.