“In Campania unica cosa da “bruciare” sono le tappe per realizzare impainti di compostaggio e una bonifica seria efficiente e d efficace”.
“Questo termovalorizzatore non s’ha da fare . E ancora piu’ assurdo pensarlo di realizzarlo nel giuglianese: sarebbe l’ennesimo atto inqualificabile, che mortifica un territorio, una comunità, i cittadini. In Campania l’unica cosa oggi da bruciare sono le tappe per realizzare gli impianti di compostaggio e per avviare una bonifica seria,concreta, efficiente ed efficace del territorio. Altre ipotesi sono respinte al mittente”. In una nota Michele Buonomo presidente di Legambiente Campania sull’ipotesi realizzazione termovalorizzatore a Giugliano per bruciare le ecoballe.
“Una ipotesi folle – denuncia Legambiente – se si pensa che con quello di Acerra già abbiamo una capacità di trattamento “termico” superiore alla media nazionale e al quarto posto in assoluto tra le regioni d’Italia, secondo i dati ufficiali ISPRA 2012, che non considerano quindi i progressi nel frattempo fatti in Campania in termini di Raccolta Differenziata oramai attestata al 50%.
Piuttosto- conclude Legambiente- si pensi a rispettare l’impegno sottoscritto con il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani (PRGRU) che aveva previsto la realizzazione di ben 11 impianti per il trattamento della frazione organica proveniente da raccolta differenziata necessari a sostenere una raccolta differenziata al 50% e ad evitare così il notevole aggravio dei costi derivanti dal trasporto fuori regione della frazione organica che vanno a gravare sui cittadini.