Legambiente, Libera, e altre 23 associazioni lanciano un appello a Pietro Grasso: i delitti ambientali nel codice penale subito!
Al presidente del Senato Pietro Grasso, ai presidenti delle commissioni Ambiente e Giustizia, chiediamo di approvare subito i delitti ambientali nel codice penale. Chiediamo ai cittadini di sostenerci in questo appello, firmando la petizione In nome del popolo inquinato.
Ai senatori Grasso, Palma e Marinello chiediamo di porre fine a una grave anomalia: nel nostro Codice Penale non esistono né il delitto di inquinamento né quello di disastro ambientale. Chi inquina l’ambiente nella peggiore delle ipotesi si rende responsabile di reati di natura contravvenzionale, risolvibili pagando una ammenda, quando non vanno in prescrizione come successo di recente con la sentenza Eternit.
Eppure manca poco: nel febbraio 2014, infatti, la Camera dei deputati ha approvato a larghissima maggioranza un disegno di legge che inserisce 4 delitti ambientali nel nostro Codice penale (inquinamento e disastro ambientale, trasporto e abbandono di materiale radioattivo e impedimento al controllo). Il testo però è inspiegabilmente fermo da mesi al Senato.
E’ da mesi che chiediamo ai senatori delle commissioni competenti, Ambiente e Giustizia, di fare presto (vedi l’azione Chi inquina paghi), serve un ultimo sforzo, non c’è più tempo da perdere. Alle forze dell’ordine e alla magistratura servono strumenti investigativi e legislativi per perseguire chi inquina l’ambiente e per difendere noi, il popolo inquinato.