La nostra vicinanza e solidarietà con i popoli del Kurdistan e con tutti gli uomini e le donne che lottano per la libertà, la giustizia e il diritto all’autodeterminazione è iniziata circa 10 anni fa, quando, nell’ambito del Servizio Volontario Europeo, abbiamo ospitato ad Eboli Garip, un giovane Kurdo residente nel Kurdistan Turco. Grazie a lui siamo entrati in contatto diretto con questo popolo, abbiamo ospitato gruppi provenienti da quell’area del Medio Oriente e conosciuto i loro referenti in Europa. Garip che da circa due anni vive in Italia, ormai si definisce un Kurdo-Napoletano!
Tutti sappiamo che il popolo Kurdo è impegnato nella resistenza contro le barbarie genocide e naziste del sedicente “Stato Islamico”, meglio conosciuto come Isis. L’ISIS è un vero pericolo per l’Umanità e per la libertà di tanti uomini e soprattutto di donne e bambini. Noi ci sentiamo vicini a questo popolo e alla città di Kobane, da tempo sotto assedio da parte dei criminali dell’ISIS, in uno scenario di incertezza della Comunità Internazionale. Tutti voi saprete che questa guerra, combattuta da pochi coraggiosi, ha un numero irripetibile di profughi dimenticati da tutti.
Garip a novembre ha deciso di tornare nel suo paese, per fare volontariato nel campo profughi tra la Turchia e Kobane.
Vi riportiamo il suo appello, inviato il 24 novembre 2014:
ciao Leda, sono al confine di Kobane e sto facendo volontariato a favore dei profughi Kurdi provenienti dalla Siria. Sono circa 60.000 persone! Non abbiamo nessun aiuto internazionale e anche il governo Turco non dà nessun aiuto. Solo il popolo Kurdo ha aperto la porta ai suoi fratelli. Stamane sono andato al confine di Kobane. Ho visto la città distrutta, si vedono continui bombardamenti e fiamme. Ci servono medici, medicinali per “malattie generali”, la maggior parte dei bambini ha bisogno di vitamine, ci sono molte donne incinte e le loro condizioni di salute sono precarie. Salutami gli amici, a presto.
Il suo appello ha subito messo in moto la macchina della solidarietà di Legambiente Campania e ci siamo attivati per avere maggiori notizie, soprattutto da parte degli organi istituzionali dei paesi Kurdi posti al confine di Kobane.
“… Migliaia di donne e ragazze sono state stuprate, vendute al mercato degli schiavi, decine di persone sono morte di fame e di sete lungo la strada della migrazione; centinaia di migliaia di persone ora sono senza patria . . . Per via dell’avvicinarsi dell’inverno sono cambiate le dimensioni degli aiuti e delle necessità. Il sostegno di organizzazioni e istituzioni nazionali e internazionali è urgentemente necessario per affrontare le necessità urgenti come container, tende adatte per l’inverno, teli, coperte, letti, medicine, materiali sanitari, ambulanze, macchine di servizio, cucine da campo e materiali per cucine, docce e bagni mobili e generi alimentari, materiali per l’istruzione, tutti i tipi di materiali per donne e bambini, vestiti invernali, sistemi di fornitura di acqua calda, macchine per disabili, unità di distribuzione di energia, etc. Per rimuovere la tragedia e la vittimizzazione vissuta da oltre centomila persone, chiediamo alle organizzazioni umanitarie internazionali, ai governi, a organizzazioni governative locali di sostenere le azioni di aiuto umanitario delle municipalità della nostra regione e informiamo l’opinione pubblica che sono necessari aiuti sostenibili”.
Abbiamo deciso di organizzare una raccolta di farmaci, pur sapendo che l’invio di indumenti caldi, coperte, ma anche giocattoli e tanto altro ancora potrebbe essere più necessario. I costi e le modalità di spedizione ci spingono ad individuare quello che concretamente possiamo realizzare. L’elenco dei farmaci che abbiamo ricevuto dal COMUNE DI SURUÇ individua il nome della molecola: abbiamo realizzato invece un elenco con il nome della casa farmaceutica, perché per noi tutti di più facile gestione.
Il Circolo Silaris di Eboli, che è in contatto con l’organizzazione Kurda, potrà eventualmente fornire ulteriori delucidazioni e/o materiale (legambiente.eboli@gmail.com). Vorremmo effettuare la spedizione dei farmaci a SURUÇ entro la prime decade di gennaio.
L’appello ricevuto dal COMUNE DI SURUÇ
Elenco dei farmaci e di tutte delle necessità dei campi profughi