Legambiente: “La conferma della Cernobyl campana targata ecomafie, figlia di sottovalutazioni delle istituzioni e di complicità di una parte dell’imprenditoria criminale”. Con la legge sugli ecoreati mai piu’ impunità per i criminali ambientali.
Il 30 giugno a Roma presentazione Rapporto Ecomafia 2015.
“Si tratta dell’ennesima conferma della trentennale mattanza ambientale e sanitaria, una vera Cernobyl che quella parte di Campania ha subito a causa dell’attività criminale delle ecomafie, della sottovalutazione e in alcuni casi della complicità delle istituzioni e di una parte dell’imprenditoria, quella più criminale e senza scrupoli, che ha utilizzato diversi porzioni del Paese come vere e proprie discariche senza alcuno scrupolo. E’ fondamentale caratterizzare al meglio tutti i rifiuti che verranno dissotterrati, identificare per quanto possibile i produttori per chiedere loro il risarcimento dei danni e avviare subito una grande opera di messa in sicurezza d’emergenza e di successiva bonifica per arginare il disastro ambientale in corso in quel Comune. Questa discarica abusiva, dalle dimensioni impressionanti, è figlia anche di quella lunga stagione buia del nostro paese che ha visto compiere crimini ambientali contando su quell’impunità pressochè certa, garantita da una assenza di norme a tutela dell’ambiente e contro gli ecoriminali. Dallo scorso 29 maggio, data di entrata in vigore della nuova legge sugli ecoreati, che legambiente chiedeva dal lontano 1994, chi commette ecocrimini di questo tipo potrà essere fermato grazie ai nuovi delitti ambientali nel Codice penale, da quello di inquinamento al disastro ambientale, passando per l’omessa bonifica, l’impedimento del controllo e il traffico di materiale radioattivo. Di questo, come dell’importante contributo dato anche in questa occasione dal Corpo forestale dello Stato che rischia l’accorpamento in base al ddl Madia, parleremo nella nuova edizione del Rapporto Ecomafia che presenteremo a Roma il prossimo 30 giugno”.
In una nota Stefano Ciafani e Michele Buonomo, rispettivamente vicepresidente nazionale e presidente regionale di Legambiente commentano gli scavi della discarica sotterranea piu’ grande d’ Europa a Calvi Risorta nel casertano