Legambiente: “Il Pdl propone di togliere alle Procure il potere di abbattimento”. Ci risiamo. Non riuscendo a far passare il condono edilizio, sono 18 i tentativi fatti  – e per fortuna falliti –  dal gennaio del 2010, ora i paladini dell’abusivismo provano ad attaccare su un altro fronte.

Con il ddl, proposto dal senatore Ciro Falanga (Pdl), si vuole togliere alle Procure della Repubblica la competenza in materia di esecuzione delle demolizioni.

“Per salvare le case abusive, il senatore Falanga lega le mani a chi, in un Paese devastato dal mattone illegale, fino a oggi ha provveduto alle demolizioni – così dichiara il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza” – Quello di cui l’Italia ha urgente bisogno è un piano efficace e rapido per la lotta all’abusivismo, basti pensare che a Scala dei Turchi ci sono voluti 24 anni, seguito da interventi di riqualificazione edilizia, ambientale e di messa in sicurezza del territorio”.

In Italia ogni anno vengono realizzati oltre 25mila abusi edilizi e secondo una ricerca condotta da Legambiente nelle città capoluogo di provincia, solo il 10% delle case illegali raggiunte da ordine di demolizione viene effettivamente abbattuto. Fino ad adesso il prezioso lavoro di alcune Procure ha permesso la demolizione di ecomostri ed edifici abusivi. In Sardegna, sulla costa dell’Ogliastra, le case illegali vengono giù solo grazie alle ruspe mandate dalla Procura di Lanusei. A Ischia e in Campania ci sono la Procura generale di Napoli e quella di Salerno. Anche la recente demolizione dell’ecomostro a Scala dei turchi, in Sicilia, è stata possibile solo grazie all’ultimatum della Procura di Agrigento che l’indomani mattina avrebbe agito d’ufficio con l’intervento del genio militare.

 

“Il Ddl che la commissione giustizia al Senato ha  – all’unanimità – messo in calendario per il 18 giugno – aggiunge Cogliati Dezza – deve essere respinto al mittente. Chiediamo pertanto ai membri della Commissione, che non sono favorevoli alla salvaguardia dell’abusivismo edilizio, di fermare subito questo testo e di vigilare sui futuri ulteriori tentativi di difendere e promuovere il cemento illegale”.

 

 

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