I predoni del mare all’attacco della costa campana: 4,5 reati per ogni km di costa, per un totale di 2101 reati,2423 persone denunciate e arrestate 753 sequestri. Cilento e costiera amalfitana nel mirino del cemento. Cemento, scarichi fognari, pesca illegale, acquascooter da formula uno
Anche quest’anno non cambiare stessa spiaggia, stesso mare. Un mare di…illegalità. Mare Mostrum è in Campania. A fotografarlo il dossier annuale che apre l’estate di Legambiente. Cemento che divora la costa, scarichi illegali, mancata depurazione pesca di frodo. Risultato un mare di guai. La Campania è prima assoluta e conferma la leadership : 2.101 infrazioni il 15,2% del totale nazionale, pari a 4, 5 infrazioni per ogni km di costa(mentre la media italiana è di 1,8), con 2.423 persone denunciate e arrestate e 753 sequestri effettuati. Legambiente presenta Mare Mostrum 2013 – Il caso Campania: tutti i numeri dei predoni del mare dall’abusivismo edilizio agli scarichi a mare passando per la pesca di frodo e violazioni del codice nautico. L’inedito dossier di Legambiente è stato realizzato con il contributo delle Capitanerie di Porto, e delle forze dell’Ordine.
Il mattone illegale continua a essere una piaga della Campania mettendo a rischio interi tratti della costiera amalfitana, delle isole e infiltrandosi pericolosamente nel Cilento. Il calcestruzzo per le case e gli alberghi abusivi nel “cantiere Campania” si impasta senza sosta. La Campania è al secondo posto, subito dopo la Sicilia, nella classifica dell’abusivismo edilizio sul demanio, con 449 reati accertati, il 15,7 % sul totale nazionale; ha il record per numero di sequestri effettuati, 339, e un numero di persone denunciate e arrestate che ha raggiunto quota 736. Case, palazzi, villette e villoni, garage, piscine, insomma tutto il solito rosario di strutture fuori legge, che non fanno altro che massacrare un territorio già provato, in ampi tratti ad alto rischio di crisi idrogeologico, soprattutto lungo la costa e alle foci dei fiumi. E si registra soprattutto un assalto ai tesori campani: la costiera amalfitana e quella cilentana. Nel 2012 solo la Sezione operativa navale di Salerno della Guardia di finanza ha denunciato 117 persone ed emesso 84 verbali per immobili abusivi realizzati in riva al mare, in aree demaniali, doganali e ambientale. Con danni irreversibili al contesto paesaggistico annoverato dall’Unesco tra i beni classificati “Patrimonio dell’Umanità”. E come capita spesso da queste parti, molti di questi manufatti, ancora con i cantieri aperti, erano artificiosamente mimetizzati con i classici teli adoperati per la copertura degli agrumeti dalle gelate invernali. Nello specifico si tratta di 64 immobili, tra complessi turistico-alberghieri, ville e palazzine, tutte con vista mare, per un totale di 75.855 metri quadrati finiti sotto i sigilli dei finanzieri per un valore di quasi 20 milioni di euro (19.469.000, per la precisione).
”Il rischio è quello di farci l’abitudine- commenta Michele Buonomo , presidente Legambiente Campania- se una marea nera galleggia nel mare dove abbiamo deciso di tuffarci ci sentiamo giustamente preoccupati, temiamo per la nostra salute e chiediamo l’intervento delle autorità competenti; al contrario, la presenza del cemento che sopravvive da anni sulle spiagge e sulle scogliere che frequentiamo ogni estate quasi non disturba più, è diventato un elemento del paesaggio per il quale in pochi continuano a indignarsi nel silenzioassenso della Politica che quando parla propone sanatorie edilizie sotto il segno delle larghe intense anche sul cemento. “
Criticità sul fronte degli scarichi e del mare inquinato , Nel 2012 le forze dell’ordine hanno denunciato e arrestato 429 persone, effettuato 173 sequestri e registrato 433 infrazioni relativamente a impianti di depurazione non a norma, scarichi non allacciati alle fognature perché provenienti da case abusive, alberghi e abitazioni private che scaricano direttamente in mare o sversamenti illegali di residui industriali direttamente nei corsi d’acqua.
Continua l’ emergenza pesca di frodo, o meglio illegale, fatta utilizzando reti illegali, Un fenomeno tanto diffuso nei nostri mari, quanto difficile da contrastare per le forze di polizie, costrette a misurarsi giorno dopo giorno con bande ben agguerrite, dotate tecnologicamente e mai dome al rispetto della legge. Tutto a discapito dei pescatori onesti. Sono 668 le infrazioni,con 703 persone denunciate e arrestate e 217 sequestri. Nei soli mesi di settembre e ottobre del 2012, la Guardia di finanza di Salerno per farsi un’idea del fenomeno ha sequestrato tra Vietri, Ravello, golfo di Salerno oltre 3656 kg di pescato illegale numerosi attrezzi da pesca vietati. Attività che ha condotto alla denuncia di 26 responsabili alla magistratura. Complessivamente in Campania sono stati sequestrati quasi 60mila kg di pesce illegale con un triste primato: maglia nera per la pesca illegale di tonno rosso con oltre3mila kg di tonno rosso sequestrato che rappresenta l’80% del totale nazionale. E avanzano gli “Schumacher” del mare che violano il codice della navigazione e usano il mare come piste di formula uno: sono 551 le infrazioni codice navigazione, il 20,4% del totale nazionale, con 555 persone denunciate e arrestate.
«Una Campania che un giorno presenta le eccellenze delle località delle vele – conclude Antonio Gallozzi, direttore Legambiente Campania- ed un altro giorno mostra quella deturpata da cemento illegale sulle coste e inquinata dalla scarsa depurazione. Noi continuiamo a credere e lottare per quella Campania virtuosa che punta su innovazione, bellezza e sostenibilità. Oggi il turismo sostenibile, la promozione dei parchi e delle riserve marine- conclude il direttore regionale- rappresentano il valore aggiunto per il futuro economico, culturale e sostenibile della nostra regione.” Con la presentazione di Mare Mostrum prende il via l’estate targata Legambiente : nei mesi di luglio e agosto al via Riciclaestate campagna di sensibilizzazione e raccolta differenziata nelle localita’ costiere del salernitano, della Provincia di Napoli e del casertano realizzata con il contributo del Conai, e si prosegue con l’arrivo della Goletta Verde di Legambiente, la campagna itinerante di analisi e di informazione sullo stato salute delle acque di balneazione con tappe a Sapri, Marina di Camerota, Acciaroli, e Castellammare di Stabia, ritorna l’iniziativa Libreria da spiaggia presso gli stabilimenti balneari del Cilento e avrà il suo momento centrale con la seconda edizione di “Festambiente e Legalità” (4-7 luglio) a Pollica , quattro giorni di incontri e iniziative all’insegna della buona politica e delle buone pratiche nel ricordo di Angelo Vassallo.