Legambiente: “Più che attendere previsioni di indovini, necessaria prevenzione e valutazione delle condizioni del patrimonio edilizio”. In Campania solo 8,4% degli edifici scolastici costruiti secondo criteri antisismici, nel 31,1% è stata effettuata la verifica di vulnerabilità antisismica a fronte di un 100% di edifici posti in aree a rischio sismico.

“La vera opera di prevenzione di cui la Campania ha assolutamente bisogno per fronteggiare il rischio simico passa da una valutazione seria della condizione del nostro patrimonio edilizio Più che attendere che qualcuno assuma il ruolo da indovini è prevedere l’impossibile, definendo quando e dove arriverà una forte scossa di terremoto, è più urgente e sensato darsi una scossa e avviare le necessarie verifiche della tenuta statica degli edifici, a partire dalle strutture pubbliche sensibili come gli ospedali e le scuole. L’ultimo rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente rivela che circa il 60% del patrimonio edilizio scolastico in Campania è precedente al 1974, anno di entrata in vigore delle norme sulle edificazioni nelle zone a rischio sismico, Solo l’8,4% risulta costruito secondo criteri antisismici, nel 31,1% è stata effettuata la verifica di vulnerabilità antisismica a fronte di un 100% di edifici posti in aree a rischio sismico. Cosa aspettiamo a comprendere come ci sia la necessita assoluta di occuparsi seriamente di prevenzione in una Regione dal territorio fragile come il nostro? Ci chiediamo a che punto sono i piani comunali di protezione civile?”.

In una nota Michele Buonomo, presidente regionale Legambiente dopo la scossa di terremoto che ieri ha colpito la Campania.