In questo momento si sente parlare tanto della Terra dei Fuochi: l’immagine trasmessa dai media è di una Campania avvelenata. Eppure chi è figlio di questa terra sa bene che le cose non sempre sono così come ci vengono mostrate in televisione, dove, ad esempio, un pentito dopo aver ammazzato e fatto di questa terra un mostro oggi è libero di parlare e giudicare come se fosse un modello da seguire. Chi scrive è uno che si sente figlio di questa terra e a veder certe cose ne soffre, ma certamente non sono un vinto ma sono guerriero e mi piace combattere la battaglia finché avrò forza. Ecco il perché delle mie molteplici missioni in giro per l’Italia a parlare di quanto in Campania esiste di buono.

Tutti noi possiamo partecipare alla rinascita di questa terra: basta crederci. Nel mio piccolo sto provando a far conoscere al mondo intero che siamo un popolo di creativi e che abbiamo un patrimonio di prodotti agroalimentari da far invidia: devo dire che con gran piacere che i primi risultati arrivano anche dai Paesi Arabi tra Dubai e Oman in famiglie Reali, dove sto operando.

Forse questo non farà notizia ma mi sento di raccontarlo e diffondere questa vittoria della “terra dei fuochi “: una settima fa un membro della famiglia reale dell’Oman ha deciso di sostenere la mia filosofia e i prodotti della Campania. Hanno deciso di aprire una riserva di Petrus 82 battuta all’asta 77Mila dollari, ma lo Sceicco ha deciso che il vino francese fosse accompagnato dalla mia cucina e prodotti. Per me è stato un gran piacere poter portare cannellini acerrani, mele annurche, tartufo di bagnoli, pasta di Senatore Cappelli , noci e nocciole , pomodoro del Piennolo. Tutti prodotti molto graditi dai “palati reali”, visto che mi è stato richiesto di consegnare altri prodotti campani.  E’ un piccolo esempio, ma una vera rivincita di una terra che, a causa di una piccola parte e per colpa di qualcuno, sta pagando un duro prezzo. Un prezzo che paga un’intera comunità di gente semplice
e lavoratori.

Spero presto di rivedere emergere questo territorio e sopratutto di conoscere più “ambasciatori del sano” in giro per il mondo. Io ci credo e voglio che mi figlia cresca in questa terra e sia complice di questa rinascita.

Pietro Parisi
chef “contadino”
http://www.pietroparisi.it/