Legambiente: “Rilevanti lacune con il rischio di dare il via a nuova ondata di cemento“liberando”
dai vincoli idrogeologici oltre 8 kmq di territorio”. Legambiente Campania ha presentato le proprie osservazioni alla Regione Campania.
“Una progettazione che presenta rilevanti lacune e che, pur partendo da una più che condivisibile assunzione di intenti, rischia paradossalmente di peggiorare una già grave qualità ecologica del fiume Sarno. Interventi che potrebbero inoltre dare il via a una nuova ondata di cemento, visto che con la realizzazione del Grande Progetto saranno “liberati” dai vincoli idrogeologici oltre 8 Kmq di territorio che potranno divenire oggetto di nuova edificazione e quindi di ulteriore consumo di suolo”.
Così Michele Buonomo e Giancarlo Chiavazzo, rispettivamente presidente e responsabile scientifico di Legambiente Campania commentano il Grande progetto “Completamento della riqualificazione e recupero del fiume Sarno”, attualmente in fase di Valutazione d’Impatto Ambientale, proposto dall’Arcadis, l’agenzia regionale per la difesa del suolo in Campania. Legambiente Campania ha presentato le proprie osservazioni alla Regione Campania chiedendo di apportare al Grande progetto gli opportuni correttivi per rendere gli interventi effettivamente coerenti con il quadro dei riferimenti normativo- programmatici comunitario e nazionale.
“Il Grande progetto prevede interventi complessivi per 217 milioni di euro a valere sui fondi europei FESR,e dovrebbe rappresentare un’occasione unica per arrivare finalmente a riqualificare l’area del bacino del Sarno e ridurre le continue esondazioni che affliggono la popolazione – prosegue Buonomo –. Siamo però nuovamente di fronte a una inadeguata programmazione regionale. Si tenta, insomma, per l’ennesima volta di concretizzare l’opportunità di accesso ai benefici economici dei fondi europei a discapito della auspicata,indispensabile, priorità nella individuazione delle scelte più efficaci, efficienti e sostenibili in termini ambientali, sociali ed economici di un territorio”.
“I principi riportati nella documentazione del Grande Progetto più che condivisibili – conclude il responsabile scientifico di Legambiente Campania –, tuttavia, non si traducono poi in interventi concreti. Dalla disamina della documentazione, infatti, gli approcci effettivamente adottati non rilevano alcuna attenzione agli effetti degli interventi previsti sullo stato ecologico del fiume Sarno. Mentre è evidente che gli interventi che interessano estensivamente gli alvei risultano palesemente inadeguati a migliorare o addirittura peggiorano una già disastrosa qualità ecologica del corso d’acqua. Infine, sebbene la realizzazione del Grande Progetto non abbia significativi effetti diretti sul consumo di suolo, c’è da prestare la massima attenzione sugli effetti previsti da tali interventi che, secondo quanto prospettato da Arcadis, consentirebbero lo svincolo di oltre 8 Kmq di territorio attualmente in R3/R4 (alto rischio) facendoli diventare potenzialmente oggetto di nuova edificazione in un’area già sottoposta ad un eccessivo carico insediativo”.
Approfondisci: Le osservazioni Grande Progetto del fiume Sarno presentate da Legambiente Campania