Finalmente la Terra dei Fuochi diventa questione nazionale. Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri è un primo passo importante, necessario ma non risolutivo.
“Riteniamo che sia di primaria importanza che vengano rispettati i tempi previsti dal decreto così da rendere concreta l’operazione di verità e trasparenza sulla mappatura e perimetrazione dei terreni contaminati, a tutela della salute dei cittadini e dell’agricoltura di qualità della Campania.
Chiediamo al governo che dopo l’introduzione del reato di combustione dei rifiuti con la stessa celerità si approvi l’introduzione dei delitti ambientali nel nostro codice penale. Una riforma di civiltà attesa da anni grazie alla quale, accanto al delitto già in vigore di attività organizzata di traffico illecito di rifiuti, diventerebbero finalmente legge quelli di inquinamento ambientale, frode in materia d’ambiente, danneggiamento delle risorse ambientali, alterazione del patrimonio naturale e di disastro ambientale, insieme all’obbligo di bonifica e, ove possibile, di ripristino dei luoghi compromessi, a carico del condannato
Dopo tante parole è necessario cambiare passo ora, per ridare futuro ai territori della Campania saccheggiati dall’ecomafia e restituire speranza a chi è impegnato importante di questa Regione a salvaguardare e promuovere l’economia pulita e di qualità dell’intero territorio regionale”.
Questa la nota congiunta di Legambiente, Libera e Fiom sul decreto Terra dei Fuochi approvato oggi dal Consiglio dei Ministri.