Sulle antiche mura di Neapolis riapriamo la Chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli.
Arte, cultura, recupero e tutela.

Da diversi anni Legambiente è impegnata in attività volte alla tutela, alla salvaguardia e alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale, anche dei beni meno conosciuti e quindi che maggiormente necessitano della nostra attenzione per tornare ad essere fruiti dalla comunità. E’ questo il caso della Chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli.

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La Chiesa, sorta nell’area della murazione dell’acropoli della Neapolis greca, grazie al recente restauro (non del tutto completato) è oggi una delle più significative testimonianze della peculiarità del centro antico di Napoli, interamente sito Unesco, di aver mantenuto intatta la sua morfologia sulla stessa giacitura insediativa della fondazione, pur essendo stato sempre abitato (leggi la storia completa).

Completato il restauro strutturale, sono rimasti incompiuti i lavori si rifinitura soprattutto della sagrestia e del sagrato. Nella sagrestia, peraltro, sono stati depositati anche parti scultoree che vanno ancora schedate, restaurate e ricollocate nella chiesa. Inoltre durante i lavori alcune opere arte, soprattutto pale, dipinti, epigrafi, ma anche arredi, sono state portate all’esterno e, dopo il restauro, collocate in depositi (di musei, chiese ed anche della Prefettura).

La Chiesa, di proprietà del Demanio Statale, dopo il restauro è stata affidata alla Curia Arcivescovile di Napoli, sotto la diretta gestione di un Rettore che ha potuto garantire solo poche aperture annuali. Legambiente Campania, in sinergia con i circoli cittadini, ha offerto al Rettore la propria collaborazione gratuita per garantire la fruizione della chiesa a cittadini e turisti, potendo in tal modo la chiesa essere aperta per quasi tutti giorni della settimana.

Grazie all’apertura dei volontari di Legambiente e alle attività promosse si è creata una comunità di visitatori e sostenitori della Chiesa che, partecipando ai convegni, seminari, eventi teatrali, musicali, sostiene con contributi volontari la valorizzazione della Chiesa ed il completamento graduale del restauro. Alcune importanti opere grazie a queste attività sono già potute rientrare nei locali della Chiesa.

Cosa proponiamo ora?

Vogliamo supportare ed accrescere le attività connesse alla fruizione della Chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli.

Per fare questo abbiamo immaginato un progetto in due fasi:

• La prima fase di “recupero”, riguarda la messa in sicurezza e schedatura dei reperti mobili ancora collocati nella sagrestia. Oltre all’azione di conservazione e tutela dei beni, sarà avviato un corso di formazione per volontari di protezione civile di Legambiente specializzati nella tutela d’emergenza di beni culturali mobili. Inoltre con lo sgombero della sagrestia con tale azione sarà possibile creare in essa un office, arredandolo in modo da custodire strumenti audio-video e altre attrezzature e materiali si supporto alla fruizione e alla realizzazione di eventi.

• La seconda fase di “Valorizzazione” riguarda invece la realizzazione di un primo programma di comunicazione delle valenze della Chiesa e delle attività promosse da Legambiente Campania, per accrescere l’azione di raccolta fondi già avviata, con materiali informativi e divulgativi per l’accrescimento ed il coinvolgimento della comunità di sostenitori del completamento del restauro, del rientro delle opere e in generale della fruizione e valorizzazione della Chiesa di Sant’Aniello.

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