Il 7 e 8 maggio iniziative in 11 istituti scolastici campani con migliaia ragazzi protagonisti del concorso “EducaRaee” per sensibilizzare e raccogliere apparecchiature non più funzionanti e decretare la classe e l’istituto “Campione di riciclo”. La Campania si conferma la regione del Sud con i più alti quantitativi di raccolta: 14.776.901 kg, con un aumento della raccolta del 7% rispetto al 2013

Telefonini, pc e stampanti, frigoriferi e scaldabagni guasti, televisori con tubo catodico, ma anche giocattoli e lampadine giunti a fine vita compongono una percentuale sempre crescente dei nostri rifiuti. Rifiuti che però richiedono particolari attenzioni per lo smaltimento al fine di recuperare i materiali pregiati attraverso l’industria del riciclo, evitare i danni ambientali  con la contaminazione del terreno e delle falde e tutelare la salute umana minacciata anche dalle attività di smontaggio se condotta in modo illecito.

Proprio per questo Legambiente Campania e il Consorzio ECOEM, un sistema collettivo per la gestione dei RAEE radicato nel sud Italia, hanno avviato da due anni un accordo per promuovere comportamenti sostenibili da parte dei cittadini, coinvolgendo – in una serie di iniziative programmate per l’intero anno – sia i ragazzi delle scuole, gli studenti universitari ma anche amministratori e tecnici comunali.

In quest’ottica torna per il secondo anno il concorso “EducaRAEE” che si svolgerà nei giorni 7 e 8 maggio Maggio in undici scuole campane con il coinvolgimento diretto di migliaia di studenti. “EducaRAEE” mira da una parte a stimolare l’interesse degli alunni per le tematiche ambientali ed in particolare per il corretto riciclo e riutilizzo dei RAEE, anche grazie all’intervento in ogni scuola partecipante di esperti educatori di Legambiente Campania, dall’altra parte a coinvolgere gli stessi alunni in una gara per la raccolta di RAEE, che alla fine vedrà la premiazione della scuola e di una delle classi per ognuno degli Istituti che avranno raccolto più rifiuti.

“I rifiuti elettrici e elettronici – spiega Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania – stanno diventando una parte consistente della nostra vita e un problema urgente da risolvere. Ogni anno ne produciamo oltre 20 milioni di tonnellate tra telefonini, lettori musicali, televisioni, computer, per non parlare di frigoriferi e lavatrici. Tutti oggetti utili, ma il rapido miglioramento della tecnologia ci spinge a sostituirli e poi non sappiamo come smaltirli. Purtroppo sono pochi i cittadini che conoscono la normativa che regolamenta la raccolta e lo smaltimento di questi oggetti, e troppi, invece, quelli che per ignoranza o pigrizia preferiscono buttarli nei comuni cassonetti della raccolta indifferenziata o abbandonarli in strada, causando un grave danno all’ambiente. Per questo – aggiunge il presidente di Legambiente Campania – con con queste iniziative che portiamo avanti insieme al Consorzio Ecoem vogliamo contribuire a sensibilizzare le persone su queste problematiche, diffondere una cultura del riciclo e indicare comportamenti più responsabili, ricordando che ogni RAEE, se pure in percentuali differenti, rappresenta un “serbatoio” di materiali riciclabili, come ferro, rame, alluminio e plastica. Riciclarli significa non solo salvaguardare le risorse del pianeta ma anche risparmiare energia”.

Nel 2014 la raccolta complessiva dei Raee in Italia è stata pari a 231.717.031 kg, con un incremento di quasi 6 milioni di chilogrammi rispetto all’anno precedente e un dato medio pro capite pari a 3,8 Kg di RAEE raccolti per abitante (dati Centro di coordinamento Raee).

La Campania si conferma la Regione dell’area Sud e Isole con i più alti quantitativi di RAEE raccolti (14.776.901 kg), con un aumento della raccolta del 7% rispetto al 2013. La media pro capite passa dai 2,39 ai 2,52 kg, confermandosi comunque al di sotto della media nazionale. Crescono in maniera contenuta i Centri di Conferimento che, con 241 Centri di Raccolta e 6 Altri Centri, registrano una media di 4 strutture ogni 100.000 abitanti. Napoli si attesta al primo posto con 5.769.789 kg raccolti, pur registrando una diminuzione rispetto al 2013. Seguono nella classifica dei quantitativi raccolti Caserta, Salerno, Avellino e Benevento. Il dato di Caserta, in particolare, risulta il migliore in assoluto dell’Italia meridionale. Il Raggruppamento più raccolto risulta essere R3 (Tv e Monitor), pari al 41% del totale, a cui segue R1 (frigoriferi, condizionatori e scalda-acqua) con il 38%. Il Raggruppamento 2 (lavatrici, lavastoviglie, forni, piani cottura, etc…), si assesta sull’8% del totale raccolto, pari a soli 0,2 Kg pro capite, incredibilmente sotto la media nazionale del 20 per cento, e con un fenomeno diffuso in maniera omogenea su tutto il territorio regionale. Purtroppo però il 70 per cento dei Raee continua infatti a sfuggire al sistema legale.

Attorno al mercato legale, infatti, prospera però anche un fiorente mercato illecito fatto di discariche abusive, traffici illeciti anche internazionali, inquinamento, truffe e criminalità ambientale che sfruttando il lavoro nero e la manodopera a basso costo, sottrae profitti all’economia legale, inquina i terreni, minaccia la salute pubblica e alimenta il business delle ecomafie.

 

 

Gli istituti scolastici coinvolti nel progetto EducaRaee

 

PROVINCIA COMUNE ISTITUTO SCOLASTICO
NAPOLI Napoli Aldo Moro
NAPOLI Casavatore Benedetto Croce
SALERNO Sarno Giovanni Amendola
SALERNO Pontecagnano – Faiano Rodari
CASERTA Caserta Lorenzini
CASERTA Caserta III Circolo Ruggiero
AVELLINO Solofra Direzione didattica statale
AVELLINO Mugnano del Cardinale Alessandro Manzoni
BENEVENTO Benevento Ic Pascoli
BENEVENTO Telese Terme Ic Telese Terme
BENEVENTO Montesarchio Istituto comprensivo 1