Il vero e proprio ecocidio che si sta consumando alla luce del sole tra le province di Napoli e Caserta, nella “Terra dei fuochi” ormai simbolo e paradigma dei traffici illeciti di rifiuti e dell’estrema pericolosità dell’ecomafia, rappresenta un attentato all’ambiente, alla salute dei cittadini e allo sviluppo del territorio. Insieme a Libera e Fiom, oltre a stimolare un dibattito pubblico su questa tragedia che incombe sul nostro futuro, vogliamo raccontare la “Campania che resiste”.
ECCO IL DOCUMENTO DELL’ASSEMBLEA E LE PROPOSTE PER LA TERRA DEI FUOCHI
Le esperienze degli agricoltori che hanno rifiutato gli sversamenti sui propri appezzamenti; le cooperative sociali che sono nate sui beni confiscati alla camorra; le lotte del lavoro che servono da esperienza e monito sul diritto alla salute; le esperienze positive che in questi anni, con il loro impegno sociale e civile, sono state sentinella nei nostri territori. C’è chi ha denunciato in questi anni, ben prima delle rivelazioni dei collaboratori di giustizia, il disastroso impatto ambientale che stava avvenendo a danno delle nostre vite: le conseguenze che avrebbero determinato i roghi e gli sversamenti illeciti, l’assenza di una politica che mettesse al centro la qualità del territorio, la sostenibilità ambientale e la giustizia sociale. E di questo vorremmo discutere in un’assemblea pubblica.
Mercoledi 13 novembre, Seminario Vescovile – via Riccardo di Aversa Conte Normanno – Aversa (Caserta)
DALLA TERRA DEI FUOCHI ALLA TERRA FELICE
Introduce
Giovanni Solino Coordinatore Provinciale Libera Caserta
Intervengono:
Rossella Muroni, Direttore Nazionale Legambiente
Enrico Fontana, Direttore Nazionale Libera
Michele De Palma, Fiom Nazionale
Andrea Amendola, Fiom Campania
Michele Buonomo, Legambiente Campania
Diocesi di Aversa
Valerio Taglione, Coordinamento Don Peppe Diana
Alessandro Gatto, WWF
L’appuntamento del 13 è nell’ambito della mobilitazione generale prevista a Napoli per sabato 16 novembre: Legambiente, Libera e Fiom saranno in corteo.
Cosa chiediamo
1) rafforzare l’attività di controllo, coinvolgendo nelle giuste forme, la popolazione;
2) rendere pubblica e aggiornare l’attività di mappatura dei siti contaminati;
3) avviare una sistematica e puntuale attività di campionamento ed analisi dei prodotti ortofrutticoli ed alimentari; 4) reperire risorse e strumenti certi per la messa in sicurezza e la bonifica delle aree inquinate;
5) avviare in tempi rapidi il Registro Tumori della Regione Campania;
6) individuare un piano sanitario pubblico specifico per le zone colpite dagli sversamenti e dichiarate ad alto rischio di tumori;
7) definire azioni concrete di risarcimento del danno ambientale;
8) creare una rete di aziende e soggetti che promuovano e difendano la Campania pulita;
9) mettere in campo un piano di riconversione basato sulla giustizia sociale e ambientale in Campania;
10) introdurre nel Codice penale i delitti contro l’ambiente, così da consentire alle forze dell’ordine e alla magistratura di prevenire e reprimere in maniera più efficace i fenomeni d’illegalità e criminalità ambientale
Per info e adesioni: LEGAMBIENTE campagne@legambiente.campania.it 081 261890
LIBERA campania@libera.it FIOM fiomcampania54@gmail.com
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