La gara in dieci scuole campane. “Campione di riciclo” l’istituto salernitano “Giovanni XXIII”. Sul podio anche le scuole di Telese e Benevento.

Oltre quattromila oggetti, dagli accessori per pc ai telefonini, giocattoli e altre piccole apparecchiature elettroniche giunte a fine vita e ora recuperate e avviate al riciclo grazie alla grande mobilitazione scolastica promossa in Campania da Legambiente Campania e dal Consorzio Ecoem. Protagonisti indiscussi i circa 6mila alunni delle dieci scuole primarie della regione che sono state coinvolte nel progetto “EducaRaee”, nato con l’obiettivo di stimolare l’interesse degli alunni per le tematiche ambientali e per il corretto riciclo e riutilizzo dei RAEE e sviluppatosi attraverso incontri e lezioni nelle classi e con il concorso finale per decretare la scuola “Campione di Riciclo”.

Questa mattina a Salerno si è svolta la premiazione finale della particolare gara che ha visto trionfare l’istituto salernitano “Giovanni XXIII” che con una media di circa 100 Raee raccolti per classe ha battuto le altre scuole in gara e si è aggiudicato un videoproiettore offerto da Legambiente ed Ecoem. Sul podio anche l’istituto comprensivo di Telese, al secondo posto, e il “Federico Torre” di Benevento al terzo. In ognuno dei dieci istituti coinvolti, inoltre, sarà premiata la “classe campione di riciclo” con una targa.

Per promuovere comportamenti sostenibili da parte dei cittadini Legambiente Campania ha stretto un accordo con il Consorzio ECOEM, un sistema collettivo per la gestione dei RAEE radicato nel sud Italia  coinvolgendo – in una serie di iniziative in programma per quest’anno – sia i ragazzi delle scuole, gli studenti universitari ma anche amministratori e tecnici comunali con seminari di formazione, il primo dei quali si è svolto nei giorni scorsi all’Università Parthenope di Napoli.

“Se i rifiuti nel complesso rappresentano un problema e contemporaneamente una opportunità per lo sviluppo di filiere importanti della green economy, per i Raee questo discorso assume un valore ancora più alto e pertinente – ha dichiarato Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania -. La gestione corretta dello smaltimento dei materiali elettrici ed elettronici, infatti, può alimentare sostanziosamente il settore del riciclaggio delle materie che li compongono, la riduzione degli impatti della produzione come dell’uso delle risorse naturali ed energetiche. Si tratta di una filiera nascente, perché la normativa sui RAEE è molto recente e i problemi non mancano, ma con grandi prospettive. Proprio per questo Legambiente e il Consorzio Ecoem vogliono lavorare ancora di più sull’informazione ai cittadini e sulle reti di raccolta dei comuni, così da tagliare fuori dal mercato gli imprenditori non rispettosi della legge pianificando un sistema efficace di controlli e impedire così i traffici illeciti”.

“Educaraee è solo alla sua prima edizione ed é stato un successo – commenta Fabio Fasolino, presidente del Consorzio Ecoem -. Il Consorzio Ecoem sarà sempre più presente ai fini di promozione della cultura del riuso e riciclo di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Ecoem é vicino ad Enti ed imprenditori per facilitare e rendere vantaggiosa l’oramai obbligatoria ed indispensabile, gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche”.