Pompei si sta sbriciolando giorno dopo giorno, eppure il suo peggior nemico non è il tempo: è il silenzio che avvolge il futuro di questo patrimonio unico dell’umanità, tra rischi di intrecci societari e di infiltrazione della criminalità organizzata. Aderisci all’appello lanciato da Libera.

Inefficienze, rischi di malaffare e corruzione, incapacità di spendere le risorse disponibili, ma anche tutte le risposte giuste per reagire e salvare davvero Pompei. Puntando sulla trasparenza, la qualità e la legalità.

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Nella relazione del generale Nistri ci sono sia l’analisi puntuale dei problemi da risolvere sia le risposte possibili. Vengono denunciati gli intrecci societari che finiscono per avvantaggiare i “soliti noti” e i rischi d’infiltrazione della criminalità organizzata, ma si propone anche la piena trasparenza e la piena accessibilità dei cittadini a tutti i dati e le informazioni disponibili, attivando così un vero e proprio monitoraggio civico come già previsto dal progetto Open Pompei.

Questa relazione non può cadere nel silenzio.

Per questo chiediamo che le commissioni Cultura della Camera e del Senato convochino immediatamente in audizione, con la massima pubblicità possibile, il generale Nistri affinché si apra un’ampia discussione pubblica sui risultati del suo lavoro.

Noi vogliamo che le gare di appalto che possono restituire Pompei alla sua straordinaria bellezza diventino un modello di trasparenza e di rispetto delle regole.

E non possiamo permettere che un patrimonio inestimabile dell’umanità cada in rovina per inefficienze, malaffare e silenzi.

Chiediamo dunque che Nistri venga audito in Parlamento e che possa esporre una relazione fondamentale per delineare la road map verso il salvataggio di Pompei.

Road map sulla quale vigileremo.