Terra fuochi: sequestrati 13 pozzi e 15 fondi agricoli. Legambiente: “Chissà per quanto tempo quei pozzi sono stati utilizzati per irrigare quei terreni”.
“ Grazie all’encomiabile lavoro della Procura e del Comandante Sergio Costa e dei suoi uomini, si è scritto un altro capitolo della Cernobyl campana. Chissà per quanti anni quei pozzi sono stati utilizzati per irrigare quei terreni e le relative produzioni, con le possibili conseguenze negative sulla salute umana e sulla filiera agroalimentare, senza contare i relativi danni per l’economia locale Una cosa è certa: tra insalate al cadmio, zucchine impazzite, cavoli amari, pomodori alla diossina, frutta al percolato, il pranzo è servito ed i veleni arrivano sulla tavola. Davanti a questi fatti anche le parole sono diventate stanche, rischiano di perdersi nel pozzo delle buone intenzioni,e mascherano le responsabilità, le incompetenze e le complicità della politica e delle amministrazioni in tutti questi anni. Chi perseguirà su questa strada, chi ancora per una volta assisterà inerme e in silenzio si dovrà assumere in pieno la responsabilità e, prima o poi, dovrà renderne conto alle vittime invisibili sempre più numerose di questo disastro.” In una nota Rossella Muroni e Michele Buonomo, rispettivamente direttore nazionale e presidente regionale commentano il sequestro sequestro preventivo d’urgenza di tredici pozzi irrigui e 15 fondi agricoli nel comune di Caivano (Napoli), cuore della cosiddetta ‘Terra dei fuochi’, area flagellata dalla presenza di rifiuti tossici.
In marcia verso la manifestazione di sabato 16 novembre, Legambiente, Libera e Fiom hanno promosso verso la manifestazione di Napoli, un’assemblea pubblica che si svolgerà domani 13 novembre alle ore 17,00 presso il Seminario Vescovile di Aversa. La mobilitazione popolare da atto di denuncia, si deve trasformare in proposta politica, di cui le amministrazioni locali e il governo nazionale devono farsi carico, mettendo in campo con urgenza una risposta concreta. Legambiente, Libera e Fiom presenteranno 10 proposte specifiche basate sulla trasparenza dei dati e sulla riconversione del territorio, sulle tutele e i diritti, a partire da quello alla salute