Tra i fattori che hanno sospinto il consumo di suolo negli ultimi anni c’è la scelta, assurda, di concedere ai Comuni la possibilità di distrarre gli oneri di urbanizzazione (le tasse che i costruttori pagano per edificare) dalle opere di urbanizzazione (strade, fogne e servizi pubblici) e usarli per le spese correnti. Una contraddizione priva di senso, ma foriera, è sotto gli occhi di tutti, di effetti nefasti per il territorio, cementificato per fare cassa, e per i cittadini, che si trovano a vivere in quartieri privi dei servizi degni di questo nome. Un bell’incentivo al consumo di suolo, insomma.
Detto questo, cosa decidono di fare Pdl, Pd e Scelta civica al Senato?: di proporre e far approvare un emendamento che prolunga, dal 2012 fino al 2014, questa sciagura.
I fatti. In commissione Bilancio si discute il decreto sui debiti della pubblica amministrazione. E’ qui che spunta la sorpresa. In perfetta sintonia tra loro, i due relatori – Antonio D’Alì (PDL) e Giorgio Santini (PD) – e i senatori Pd Mauro Del Barba, Claudio Broglia, Bachisio Silvio Lai, Gian Carlo Sangalli, Ugo Sposetti, Francesco Verducci e Magda Zanoni, insieme al senatore di Scelta Civica Antonio De Poli e a Remigio Ceroni (Pdl), presentano emendamenti distinti ma identici: la Finanziaria 2008 – che prevedeva appunto che i proventi delle concessioni edilizie potessero essere utilizzati, fino al 2012, per il finanziamento di spese correnti – viene corretta spostando il termine al 2014.
Il testo del decreto, con questa modifica, viene approvato il 6 giugno dall’aula del Senato.
Un bel servizio al paese, senza dubbio. Ora sapremo, nomi e cognomi, chi ringraziare quando piangeremo gli 8 metri quadri di territorio agricolo persi ogni secondo che passa. Grazie.