“Sarà una giornata allegra e festosa, che ci infonderà nuova forza per continuare la nostra battaglia per la bellezza, che è la più grande risorsa del nostro Paese, e per il rispetto della legalità. Domani un pezzo di territorio “rubato” sarà riconquistato e riconsegnato ai cittadini. Ma il botto di Alimuri deve servire come monito per amministratori e governo, su quale sia la strada giusta da perseguire perché solo abbattendo gli abusi questo paese può tornare a valorizzare adeguatamente i suoi territori. E soprattutto sarà la risposta ai quei ventidue tentativi in sede legislativa di salvare le case abusive, tra emendamenti ai decreti omnibus e disegni di legge ad hoc, dal gennaio del 2010 a oggi e che gridano vendetta. ” In una nota Rossella Muroni e Michele Buomomo, rispettivamentedirettrice nazionale e presidente Legambiente Campania dichiarano a poche ore dall’ abbattimento dell’ecomostro di Alimuri in penisola sorrentina.

Legambiente sarà presente con bandiere e striscioni all’abbattimento di uno degli ecomostri più famosi del nostro paese, quello di Alimuri a Vico Equense, nella penisola sorrentina, previsto per domenica. Una barca dell’associazione ambientalista seguirà via mare l’abbattimento esponendo lo storico striscione “Abbattiamolo”, mentre i volontari indosseranno la maglietta con la foto dello scheletro di Alimuri “Abbattuto”, che andrà ad arricchire la collezione dell’associazione ambientalista dedicata agli ecomostri caduti giù.

Con l’abbattimento di Alimuri salgono a cinque gli ecomostri caduti giù in Campania censiti da Goletta Verde di Legambiente: le villette abusive di Eboli, il Fuenti, le torri del Villaggio Coppola Pineta Mare e gli scheletri di Montecorice nel Cilento. L’abbattimento di Alimuri arriva dopo 14 anni dal primo blitz targato Goletta Verde di Legambiente e a distanza di oltre un anno dall’abbattimento dell’ultimo ecomostro gli scheletri di cemento armato di Montecorice nel Cilento avvenuto nel luglio del 2013.