Un corso di Legambiente e Università degli Studi di Salerno per rilanciare il futuro del Golfo di Salerno e la cittadinanza attiva partendo dagli operatori dei beni culturali di domani.

Il Centro Servizi per il Volontariato ‘Sodalis’ Salerno, Legambiente ‘Vento in faccia’ Battipaglia-Bellizzi e il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale (DISPAC) dell’Università degli Studi di Salerno fanno rete grazie all’azione Volontariato e Giovani, diretta a promuovere incontri formativi destinati a favorire la partecipazione attiva del mondo dei giovani studenti delle scuole secondarie e dell’università alla società civile. Rivolto ai futuri operatori culturali, in particolare agli studenti del corso di laurea magistrale in Archeologia e Culture Antiche e della triennale in Beni Culturali, indirizzo archeologico, il ‘Corso di cittadinanza’ prevede incontri formativi, laboratori, escursioni, dedicate alla fascia costiera della Piana del Sele per riflettere sulle sue potenzialità turistiche ed elaborare una proposta di valorizzazione che possa rilanciarne l’economia in chiave sostenibile. È possibile iscriversi a partire dalle 12 di mercoledì 3 dicembre, presso l’aula 19 dell’Ateneo di Fisciano, in cui alle 12,30 inizierà il primo incontro, a cura di Michele Buonomo. Seguiranno le lezioni dei geologi Rocco Tasso e Vincenzo Amato, sulle direttive europee in materia di gestione e salvaguardia degli habitat naturali costieri e del patrimonio geoarcheologico; l’architetto Vincenzo Tenore illustrerà alcuni modelli innovativi per la riattivazione delle risorse socio-culturali di un territorio. Le escursioni saranno a cura di Lucio Capo, direttore Oasi di Paestum, del prof. Fausto Longo e della dott.ssa Marina Cipriani, direttrice dell’Area e del Museo Archeologico Nazionale di Paestum. Il prof. Amedeo Rossi, a gennaio, curerà i laboratori e la redazione della proposta progettuale, che sarà presentata al pubblico a marzo 2015.

Il volontariato deve essere un motore di cambiamento e vuole ripartire dai giovani per sbloccare il futuro, abbandonando gli schemi tradizionali di approccio ‘consumistico’ al territorio, basato sull’abuso di risorse economiche e materiali, e imparare a rispettare la connotazione identitaria dei contesti di pregio, quale e non solo il paesaggio della Piana del Sele – spiega Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania –, che interloquisce con Paestum e con l’antica Picentia, sinonimo di agricoltura di qualità, attraversato da una rete importante di emergenze legate alla bonifica, come i casali e i tabacchifici. Questo paesaggio tende a non essere compreso, oggetto com’è di cementificazione e di progetti di artificializzazione. La collaborazione tra il Centro servizi per il Volontariato della provincia di Salerno Sodalis CSVS, Legambiente Battipaglia-Bellizzi e Università di Salerno si rivolge, pertanto, ai più giovani affinché elaborino un modello di sviluppo del paesaggio costiero salernitano in chiave europea: sostenibile, di qualità, rispettoso dei contesti. E agli allievi – prosegue Fausto Longo, docente di Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana e di Urbanistica del Mondo Greco presso l’Università di Salerno – sarà importante far capire come la corretta valorizzazione di un territorio non si improvvisa, ma è l’esito di lunghe ricerche e di un’approfondita conoscenza del contesto storico e ambientale. La fascia costiera della Piana del Sele è il luogo dell’incontro di diverse culture e rappresenta un interessante contesto ambientale da studiare, da far conoscere e soprattutto da salvaguardare. Al termine del percorso formativo sarà consegnato agli allievi un attestato di partecipazione.

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