Enpa – Italian Horse Protection – Legambiente – Rifugio degli Asinelli: “Ancora lontana la conclusione dell’operazione. E il denunciato è a piede libero”
Nuovo sequestro, il 6 giugno scorso, di cavalli, asini, muli, bardotti e bovini sparsi in un vasto territorio nel Comune di Paliano (FR). Si tratta, oltre a 15 bovini, di 16 cavalli, 21 pony, 7 asini, 4 muli e 2 bardotti, compresi molti puledri di pochi mesi con le madri già nuovamente gravide. E’ l’ennesimo capitolo dell’“Operazione Colleferro”, comune in cui sono iniziate a gennaio le operazioni di sequestro di equini e bovini maltrattati e uccisi.
Il totale degli equini sequestrati finora nell’”Operazione Colleferro” sale così all’impressionante cifra di 190 animali, senza contare le nascite avvenute di recente e le altre che ci saranno nei prossimi mesi.
“Si conferma la più grande operazione del genere mai avvenuta in Italia – dichiarano ENPA, ITALIAN HORSE PROTECTION, LEGAMBIENTE e RIFUGIO DEGLI ASINELLI – coordinata dalla task force del Ministero della Salute e dai NAS e condotta sul campo dall’insostituibile impegno dei numerosi volontari, tra cui veterinari ed esperti, dell’Italian Horse Protection, Legambiente e Rifugio degli Asinelli”.
“Anche in questa circostanza – continua la nota delle Associazioni – siamo stati testimoni di gravissimi maltrattamenti e uccisioni di animali: abbiamo trovato due vitelli morti, probabilmente già da alcuni giorni, uno stallone con una bruttissima ferita a una gamba posteriore, subito trasferito alla clinica universitaria di Perugia, una pony privata di un occhio, diversi animali con ferite più o meno profonde e varie forme di parassitosi.”
“Le operazioni non sono affatto concluse e – sottolineano le Associazioni – è urgente proseguire per mettere in sicurezza molti animali che in questo momento sono a rischio. A differenza di notizie a più riprese circolate sulla stampa, la messa in sicurezza degli animali è lontana dalla sua conclusione: ad oggi abbiamo trovato un sicuro affidamento solo per 11 tra asini, muli e bardotti. Stiamo valutando altre disponibilità, ma sono comunque poche per riuscire a portare via da lì tutti gli altri animali. Inoltre permane l’esigenza di fondi: tutte le spese veterinarie, di alimentazione, di trasporto, solo per citare le più frequenti durante questo primo periodo, del più grande sequestro mai avvenuto in Italia sono sopportate dalle associazioni, tramite un’apposita raccolta fondi promossa da IHP, Rifugio degli Asinelli, ENPA e Legambiente. Servono urgentemente altri aiuti e ogni donazione sarà preziosa per salvare questi animali.”
Ecco alcuni dati:
– sono ancora da sequestrare almeno 5 cavalli già individuati: 3 vagano in un terreno vicino al cimitero di Colleferro e 2 si trovano nel Comune di Segni;
– altri 55 equini sono formalmente sequestrati, ma fisicamente in attesa di essere portati al sicuro. Di questi, 49 si trovano ancora all’interno dell’azienda agricola del denunciato, mentre altri 6 sono in un terreno poco lontano;
– nelle stesse condizioni sono 15 bovini, formalmente sequestrati ma per i quali non si è trovata ancora soluzione;
– il denunciato di tali atrocità non è stato sottoposto ad alcuna restrizione, per cui gira liberamente nell’azienda agricola e nei vari terreni, minacciando i volontari che si prendono cura degli animali. Come se non bastasse, ci sono voci insistenti secondo le quali starebbe per portare nuovi cavalli e asini.
L’impegno delle associazioni è stato e rimane fondamentale: il sequestro è iniziato grazie alla denuncia, nel gennaio scorso, dell’Italian Horse Protection (a cui Striscia la Notizia ha dato visibilità mediatica), pur essendo la vicenda nota a molte Autorità da anni, e senza la copertura finanziaria garantita dalla raccolta fondi promossa dalle associazioni non sarebbe stato possibile iniziarlo e portarlo avanti. Men che meno sarà possibile prendersi cura nel tempo di tali animali che in molti casi presentano la necessità di importanti cure veterinarie.
Chi potesse aiutare con una donazione può inviarla all’Italian Horse Protection – che coordina le associazioni – nelle modalità indicate in questo link:
http://www.horseprotection.it/dett_articolo.asp?id_a=615
Chi potesse chiedere in affidamento uno o più equini può scrivere una e-mail al Ministero della Salute e a IHP, a questi indirizzi: tutela.animale@sanita.it e ihp@horseprotection.it
Gli Uffici stampa
ITALIAN HORSE PROTECTION 057169075 / 3286229264
LEGAMBIENTE tel. 06 86268399 – 76