Diritto al lavoro, all’istruzione, alla salute, al reddito, alla cittadinanza, per la giustizia sociale e la democrazia. Queste sono le priorità del Paese. E’ necessario e urgente partire da qui. Non è solo sanando il debito pubblico che l’Italia uscirà dalla crisi. C’è bisogno piuttosto di una forte spinta innovativa, con politiche concrete che da subito affrontino insieme la crisi economica e lavorativa e quella ambientale: costruendo una economia low carbon, accompagnando il superamento di settori industriali energivori e desueti, sostenendo le tante nuove filiere industriali e manifatturiere green che danno lavoro e difendono l’ambiente.

Per muoversi in questa direzione occorre rompere il dominio di vecchie lobby: come quelle nel settore energetico, che hanno voluto la crisi delle rinnovabili e che fanno il tifo per trivellazioni e carbone. Ci vogliono nuove idee per ridurre le disuguaglianze e sostenere con le opportunità concrete, che oggi ci sono, per costruire un paese più sano e più bello uscendo dall’era delle fonti fossili e dei derivati dal petrolio.
Per questo Legambiente aderisce all’appello promosso dalla Fiom, e sarà in piazza il prossimo 18 maggio.